giovedì 27 giugno 2013

Saccottini di cavolo farciti al Couscous in rete di sfoglia



C’è sempre la prima volta, per tutto. Ebbene sì! Per me è stata la prima volta che ho cucinato il couscous, un alimento internazionale, originario del Maghreb, tradizionalmente è accompagnato da carne e pesce ma, essendo saporito e versatile, si sposa bene anche con le verdure. 
Questo piatto costituisce un ricco antipasto o un secondo piatto leggero da preparare anche per una cena estiva, nel periodo in cui tutti vogliono limitare l’assunzione di troppe calorie. Provate questa ricettina e mangerete sano gustando un piatto semplice e genuino.





Ingredienti per 6 involtini

100 g couscous Il Molino Chiavazza
olive taggiasche in salamoia >>ROI<<
olio extravergine di oliva "Il Mosto" >>ROI<<
1 cavolo cappuccio
1 scatoletta di tonno all’olio d’oliva
1 rotolo di pasta sfoglia
30 g pinoli
15 g capperi sotto sale
1 noce di burro
1 carota
1 costa sedano
½ cipolla bianca
100 g formaggio feta
2 cucchiai di salsa di soia
sale q.b.


PROCEDIMENTO

    

Preparare il brodo vegetale mettendo a cuocere in mezzo litro di acqua la carota , la cipolla ed il sedano.Far cuocere il couscous seguendo le istruzioni riportate sulla confezione. Io ho utilizzato il couscous del Molino Chiavazza che è pronto in soli 5 minuti, davvero molto pratico e l’ho cotto con il bordo vegetale preparato prima.

    
Mettere mano al cavolo cappuccio , tagliandolo a metà e cercando di ricavare delle foglie intere (ne occorrono due per ogni involtino a persona, quindi almeno 8 foglie ) che laverete con cura. Privare la foglia della parte più dura e farle sbollentare per alcuni minuti in acqua bollente non salata per 10 minuti circa il tempo che diventino più morbide e si prestino meglio ad avvolgere il condimento. Scolare le foglie, stenderle su di un canovaccio e asciugarle con carta assorbente. 
In un padellino versare un goccio di olio evo e tostare i pinoli 

    

Ora prepariamo la farcitura. In un mixer unire al couscous, la verdura utilizzata per il brodo(carota sedano e cipolla), i capperi dissalati, le olive taggiasche private del nocciolo, il tonno, la feta ed i pinoli. Azionare il mixer e tritare tutti gli ingredienti fin quando risultino ben amalgamati tra loro. Assaggiare di sale. (io non l’ho messo in quanto la sapidità è già garantita dal tonno, dai capperi e dalle olive). 


    

    
Stendere due foglie del cavolo cappuccio su un ripiano, sovrapponendole tra loro per 1,5 cm circa (come a voler creare un’unica grande foglia), farcire con il composto a base di couscous, arrotolare, formare un pacchetto, ripiegando le estremità sotto, l’importante è che il ripieno non esca. In un padella versare l’olio evo, il burro e la salsa di soia.
Adagiare delicatamente gli involtini nella padella e lasciarli insaporire su tutti i lati per appena un minuto circa.

    
Lasciarli raffreddare e tenerli da parte. Srotolare il rotolo di pasta sfoglia, dividerlo in quattro rettangoli. Prendere un rettangolo per volta, creare dei taglietti che in cottura si apriranno dando origine alla rete di sfoglia. Adagiare su ogni rettangolo l’involtino di cavolo, ricoprirlo interamente di pasta sfoglia ripiegando in giù i bordi esterni per evitare di far fuoriuscire il composto. In una teglia ricoperta di carta forno, mettere i saccottini in sfoglia, Infornare a 180° per circa 15 minuti, finchè la pasta sfoglia non sarà bella dorata e croccante. Servite gli involtini spennellati del condimento a base di salsa di soia utilizzato in precedenza. Servire caldi decorando il piatto con fiori di carote, olive taggiasche e foglie di cavolo cappuccio.

LO SAPEVATE CHE…

Il CAVOLO CAPPUCCIO  può essere bianco (varietà alba) o rosso (varietà rubra). E' di origine molto antica ed è diffuso soprattutto nell'Italia meridionale. Presenta foglie verde pallido o rosso scuro, unite assieme a formare una palla. Ricco di vitamina C hanno un'azione antiulcera, disintossicante e protettiva contro il cancro. La ricchezza in minerali e vitamine, inoltre, fa del cavolo un alimento particolarmente indicato in caso di anemia, e nelle fasi di recupero successivo a malattie affaticanti. In medicina popolare è utilizzato come antinfiammatorio e in caso di ascessi, artrosi, artriti, foruncoli, cistiti, emorroidi, faringiti, astenia generale. La scoperta di una sostanza, il gefarnato, ha permesso di impiegarne il succo con ottimi risultati in caso di ulcera gastrica, grazie alla sua spiccata attitudine a rinforzare la parete dello stomaco. 
L'acqua di cottura, per la presenza di zolfo che determina l'aroma e l'odore caratteristico del cavolo, risulta utile nel trattamento delle affezioni cutanee. Mentre un infuso di cavolo cappuccio e miele aiuta in caso di problemi all’apparato respiratorio.
CURIOSITÀ I Greci ed i Romani usavano consumare il cavolo cappuccio crudo prima di un ricevimento o di un banchetto, in quanto sostenevano che aiutasse ad assorbire l’alcool.   



Un consiglio per l'acquisto: è importante che le foglie siano fresche, non ingiallite né avvizzite. Possono essere consumati sia crudi sia cotti, ma in quest'ultimo caso viene ridotta la quantità di vitamina C, piuttosto alta, in esso contenuta. Per limitare l'odore caratteristico, che si produce durante la cottura, causato dall'alto contenuto di zolfo che contiene, si può utilizzare la pentola a pressione, oppure aggiungere aceto o limone nell'acqua di cottura.


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