lunedì 6 febbraio 2017

Chiacchiere ripiene


Tempo di chiacchiere! Non quelle verbali ovvio, se ne fanno già troppe in giro. 
A Genova e in Piemonte le chiamano bugie,cenci in Toscana, frappe in Umbria ma tutta l’Italia concorda sulla loro squisitezza.  In Campania le chiacchiere, dolci fritti dalla consistenza tenera e friabile, dalla forma irregolare ed intrecciati in vario modo, vengono preparati per tradizione nel periodo carnevalesco. Esistono decine di varianti della preparazione in varie versioni, fritte o al forno, intinte nel cioccolato e nel sanguinaccio ma non manca mai la spolverata di abbondante zucchero a velo. La mia versione familiare è questa :“chiacchiere ripiene” di ricotta e cioccolato o cacao, una vera goduria! Semplici da realizzare e veloci se ne preparate in quantità ridotta ma non ve lo consiglio, sono così goduriose che sarebbe peccato non produrne tante, ma che dico tantissimeee, finiscono in un battibaleno.









Ingredienti per 6 persone



500 g di Farina 00
90 g di Zucchero
30 g di burro 
1 uovo intero
1 tuorlo
1 bicchiere di vino bianco secco
1 bicchierino di rum (o anice)
la buccia grattugiata di 1 arancia (non trattata)
una presa di sale
olio di semi d'arachidi per friggere

Per la farcia
250 g ricotta di latte vaccino
100 g zucchero
70 g gocce di cioccolata
30 g cacao amaro


Per decorare
100 g cioccolato fondente

zucchero a velo q.b.

PROCEDIMENTO

Disporre sulla spianatoia la farina a fontana. Al centro aggiungere le uova, con lo zucchero e il sale, amalgamare senza con le dita questi ingredienti, possibilmente senza far mischiare la farina.



Quindi unite il burro ammorbidito, quando quest'ultimo si è amalgamato iniziate a unire il liquore ed il vino;  impastate bene con la farina.

Aggiungere la buccia di arancia grattugiata .Dovrete ottenere un impasto di consistenza abbastanza morbida.
Fate riposare l'impasto coperto con un canovaccio per almeno 1/2 ora.

Prepariamo la farcia
Setacciare la ricotta, versarla in una ciotola unire lo zucchero ed amalgamare. Dividere la farcia in due ciotoline: in una aggiungere le gocce di cioccolato fondente nell'altra il cacao amaro.


Tagliare una parte di pasta per volta e, con l’aiuto di Nonna Papera la macchinetta per la pasta fresca, stenderla molto sottile (io ho utilizzato il penultimo spessore). Usando un tagliapasta zigrinato, tagliate la pasta in strisce  larghe 3 cm circa e di varia lunghezza. Per quelle farcite mettere sulla sfoglia, distanziandole di circa 3 cm, un cucchiaino di farcia, ripiegare e ripassare i bordi con la rotella tagliapasta.


Mettete l'olio a scaldare in modo che raggiunga la giusta temperatura che è di 170° circa. 
Tuffate le chiacchiere nell'olio caldo, farle dorare da entrambi i lati, quindi scolarle e farle asciugare su carta assorbente.
Una volta fredde  intingerle per la metà nel cioccolato fondente sciolto. Disporle su un piatto da portata spolverizzandole con lo zucchero a velo. 

Lo sapevate che…
L’origine delle chiacchiere è da ricercarsi nell'antichità. Si racconta che durante le Liberalia, feste romane in onore di divinità protettrici della fecondità rurale, le donne anziane col capo cinto d'edera vendevano per strada una sorta di pizzette dolci, fritte col miele da offrire agli dei.


7 commenti:

  1. Una ricetta assolutamente da non perdere, la salvo subito. Bravissima.

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  2. Che buone!!!! sono deliziose!!!! mi piace moltissimo la tua versione ripiena, con quella copertura al cioccolato è stragolosa !!! complimenti!!!! le proverò sicuramente :-)
    Ciao, a presto ...

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  3. Che buone! Non ho mai visto le chiacchiere ripiene! Devono essere golose il doppio!!
    Ti abbraccio forte forte Stefania<3<3<3

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  4. Che spettacolo!!! La versione ripiena non la conoscevo, supersupercomplimenti!!! :-)

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  5. Mamma mia che meraviglia!!! Frappe ripiene...assolutamente da provare, grazie Stefania per questa ricetta golosissima, un bacione e buona Domenica!

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  6. buongiorno !!!!!!!! le chiacchiere sono buonissime ma ripiene non le ho mai mangiate! Grazie Stefania per la dritta e per la ricetta.
    Buona settimana
    Patrizia di Cucina con Dede

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